Il nostro amico a quattro zampe è inquieto: ha la pancia gonfia, qualche problema intestinale e spesso “struscia” il posteriore per terra o si gratta tutta l’area perianale. È probabile che abbia contratto una verminosi intestinale. Le infestazioni da vermi intestinali sono molto frequenti nel cane e sono spesso responsabili di una serie di alterazioni a livello generale e di apparato digerente. Dobbiamo preoccuparci? Sicuramente no, ma è opportuno contattare il nostro medico veterinario di fiducia per confermare la presenza dei parassiti ed impostare un’eventuale terapia adeguata. Vediamo insieme passo dopo passo chi sono questi vermi e cosa fare per liberare il nostro amico.
Quali sono i parassiti intestinali nel cane?
Sommario
Un’ampia gamma di parassiti è in grado di infestare il cane. In base alla localizzazione nell’ospite vengono distinti in:
- parassiti a localizzazione intestinale
- parassiti a localizzazione non intestinale.
Tra i parassiti a localizzazione intestinale, vi sono diversi parassiti, che vengono classificati in base alla loro forma:
- vermi tondi o ascaridi
- vermi a frusta o tricocefali
- vermi piatti o le tenie
- vermi ad uncino o gli ancilostomi.
Quelli a localizzazione extra intestinale invece non vengono classificati in base alla loro forma e sono:
- Dirofilaria immitis, che si localizza a livello di cuore ed arterie
- Dirofilaria repens, che si localizza nel sottocute
- Elminti polmonari
Dove prende i vermi il cane?
Questi parassiti sono praticamente ubiquitari nel mondo. Alle nostre latitudini e in Europa sono diffusi sia in aree urbane, che in aree rurali; quindi, il nostro amico può purtroppo infestarsi di continuo, sia passeggiando per le strade di città, che scorrazzando al parco pubblico o in campagna. La principale via di trasmissione è quella oro-fecale, ovvero l’infestazione avviene ingerendo accidentalmente uova e larve emesse nell’ambiente esterno attraverso le feci da un soggetto a sua volta infestato. Dalle feci le uova possono liberarsi all’esterno e sopravvivere, in base alle diverse specie di vermi, anche parecchio tempo, in alcuni casi come ad esempio per i tricocefali, perfino per anni. Altra via di infestazione per i vermi extra intestinali è quella ad opera di un vettore, una zanzara in grado di trasmettere le larve di Dirofilaria, sia immitis, che repens. Vi è poi la trasmissione di vermi tondi a partite da madre a cuccioli e ovviamente la trasmissione orale attraverso la carne o i vegetali lavati male ed infestati con uova e uova larvate. In pratica il nostro amico è continuamente esposto a questi parassiti ma…niente paura! Fortunatamente sono abbastanza facili da debellare. La cosa importante è effettuare la diagnosi presso il nostro veterinario attraverso alcuni esami diagnostici.
Vermi nelle feci del cane
Può capitare di rinvenire dei vermi, che si vedono ad occhio nudo nelle feci del nostro cane… nevermind! Sono vermi adulti che, o sono morti, o hanno finito il loro ciclo vitale. Quelli di più frequente riscontro sono vermi lunghi e rotondi oppure piccoli vermi piatti simili a chicchi di riso. In questo caso, il nostro veterinario potrà emettere la diagnosi anche solo osservando l’adulto ritrovato nelle feci. Tuttavia, la maggior parte delle volte occorre individuare le uova, che sono invisibili ad occhio nudo, anche perché, pur trovando un verme adulto nelle feci, non si può escludere che vi siano più di un tipo di vermi che parassitano il nostro amico; le infestazioni miste sono molto frequenti infatti.
Il primo esame diagnostico da effettuare nel caso si sospettasse un’infestazione da parassiti, è sicuramente quello delle feci. In numerosi dipartimenti di Parassitologia Veterinaria, consigliano di raccogliere tre campioni da tre diverse emissioni di feci, questo perché i parassiti adulti che vivono nell’intestino dei cani emettono le uova in modo intermittente e pertanto da un solo campione si rischia di non fare diagnosi perché in quel campione non si ritrovano uova. Raccogliendone tre si aumenta nettamente la probabilità di fare una diagnosi di certezza. L’esame coprologico va effettuato in un laboratorio specializzato nella ricerca di parassiti veterinari; può essere fatto con la metodica a fresco anche presso il nostro veterinario, ma questa metodica è spesso causa di falsi negativi in quanto il materiale fecale analizzato è veramente scarso; risulta utile però in caso di diarrea causata da infestazioni massive. Se ci sono molti vermi nell’intestino del cane ritroveremo infatti un grosso numero di uova anche nell’esame a fresco effettuato su un piccolo campione. Tuttavia, è sempre meglio far effettuare un esame più specifico tramite il metodo per flottazione e in alcuni casi, per alcuni parassiti, con metodica di Baermann. Per i parassiti extra intestinali invece, va associato un esame del sangue speciale effettuato sia su sangue intero, che su siero.
Chiedete consiglio al vostro veterinario che saprà delucidarvi sulle metodiche diagnostiche più adatte nel caso specifico del vostro cane.
Come eliminare i vermi nel cane?
Una volta individuato il parassita responsabile dell’infestazione, vi sono numerosi protocolli terapeutici che si attuano con diverse classi farmacologiche, scelti sulla base del tipo di parassita individuato. È molto importante evitare il fai da te, perché senza una diagnosi si rischia di somministrare farmaci inutili al nostro amico con gli unici risultati di indebolire il suo sistema immunitario da un lato, e di creare resistenze parassitarie dall’altro. La cosa importante è quindi attendere il risultato dell’esame coprologico e la relativa prescrizione del nostro veterinario. Nel frattempo, se il nostro cane ha sintomi gastroenterici o in ogni caso per rinforzare il suo sistema digerente, possiamo certamente somministrargli dei prebiotici e probiotici, che sono in grado di migliorare la funzionalità del suo microbiota intestinale. Tenete presente che le parassitosi sono quasi sempre associate ad uno stato di disequilibrio della flora batterica intestinale, e a loro volta i parassiti prendono il sopravvento e si riproducono con più facilità in caso di disbiosi intestinale. Come prevenzione quindi, si possono effettuare dei cicli di prebiotici e probiotici e in base alle linee guida, si può effettuare un esame delle feci completo anche ogni tre mesi. È importante infatti trattare solo animali effettivamente infestati in quanto, seppure i farmaci che si utilizzano sono quasi completamente privi di effetti collaterali, possono in ogni caso indurre essi stessi una disbiosi intestinale, specialmente se utilizzati senza cognizione di causa. Richiedi quindi al tuo veterinario di effettuare più controlli coprologici all’anno, specialmente ai cambi di stagione.
Che sintomi hanno i cani con i vermi
Quando il nostro cane ha dei vermi può manifestare una sintomatologia, che varia in base al tipo di infestazione ed alla localizzazione dei parassiti.
Nel caso di vermi intestinali, i sintomi più frequenti sono:
- inappetenza
- diarrea
- vomito
- addome molto gonfio
- flatulenze
- prurito nella regione perineale.
Se l’infestazione è massiva, possiamo fare anche abbattimento a causa di una possibile anemia secondaria. Se insorge una diarrea molto imponente, è opportuno condurre a visita il nostro cane specialmente se è un cucciolo ed è di piccola taglia. A causa della diarrea, si può avere infatti importante disidratazione con perdita di liquidi ed elettroliti. Il nostro veterinario, in base allo stato clinico e alle condizioni generali del nostro cane, deciderà se ricorrere solo ad una terapia per via orale, ad esempio con adsorbenti intestinali, che limitino le perdite di liquidi, oppure ad instaurare una fluido terapia endovenosa.
Nel caso di vermi a localizzazione non intestinale, i sintomi saranno diversi per le varie specie di vermi. Nella Dirofilaria immitis ci possono essere gravi sintomi respiratori e cardiaci a causa della localizzazione a livello del cuore e delle arterie polmonari. Ci potrà essere:
- respiro difficoltoso
- grave abbattimento
- tosse, fino ad arrivare alla sincope.
La Dirofilaria repens invece, non avendo localizzazione cardiaca, mostra sintomi molto più lievi, se non addirittura assenti; ci possono però essere formazioni di noduli sottocutanei, che contengono i parassiti e, nei casi di infestazione massiva, episodi di gravi dermatiti. Gli elminti polmonari si localizzano prevalentemente nell’arteria polmonare e nell’atrio destro. All’inizio dell’infestazione o in caso di lievi infestazioni non provocano alcun sintomo; quando invece l’infestazione è grave e massiva provocano tosse, difficoltà respiratoria, anemia, abbattimento, debolezza, anoressia, disturbi della coagulazione. In casi molto gravi si può avere un’insufficienza cardiaca che può portare anche a morte l’animale. Se invece il processo diventa cronico esiterà in una polmonite accompagnata da calo del peso, abbattimento e ipertensione polmonare.
Trattamenti e cure
Come accennato, esistono numerosi farmaci in grado di sconfiggere questi insidiosi parassiti. Il piano terapeutico dovrà essere concordato con il proprio veterinario curante che, una volta emessa la diagnosi, prescriverà una terapia adatta. Nei casi meno imponenti si tratterà di somministrare al proprio cane delle compresse a cadenza giornaliera, a cicli, oppure anche solo un paio di volte nell’arco di diversi giorni. Il protocollo dipende sempre dal tipo di parassita isolato e dal grado di infestazione. Questi farmaci nella maggior parte dei casi sono quasi completamente scevri da effetti collaterali e hanno un margine di sicurezza elevato. Insieme alla terapia farmacologica, vi sono alcune importanti accortezze, da mettere in pratica, come ad esempio che i soggetti infestati vengano separati da quelli sani e si eviti che ingeriscano le proprie feci o oggetti contaminate da esse.
L’igiene di scodelle, cucce e giacigli è molto importante.
Per evitare che l’infestazione del nostro amico divenga pericolosa per altri cani, è fondamentale raccogliere le deiezioni infestate e conferirle immediatamente in un bidone dell’indifferenziato ben chiuse in un sacchetto.
Vi sono evidenze che detergendo l’area perineale con salviettine imbevute di una soluzione di Clorexidina si riduce la diffusione ambientale di cisti, uova e larve.
Un altro aspetto fondamentale è tenere in salute l’intestino e il microbiota del nostro amico. Per ottenere dei buoni risultati è importante lavorare in sinergia offrendo al nostro cane una dieta bilanciata e adeguata alle sue esigenze e affiancare la dieta a cicli di prebiotici e probiotici. In questo modo, il pool di batteri sani presenti nell’intestino sarà più vitale e forte, e quindi in grado di competere con eventuali parassiti esterni. Quando l’intestino e il microbiota sono in salute, il livello di infestazione sarà meno grave e la guarigione più veloce.