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Le Malattie trasmesse da zecche

La bella stagione porta con sé tante gioie, ma anche alcuni piccoli inconvenienti; tra questi la diffusione dei parassiti esterni, come pulci e zecche. Questi parassiti, oltre ad arrecare tanto fastidio ai nostri amici a quattro zampe, possono veicolare alcune pericolose infezioni e malattie infettive e parassitarie. Le pulci solitamente sono in grado di trasmette alcuni endoparassiti, come ad esempio le tenie; le zecche sono ancora più temibili, in quanto attraverso la loro puntura possono trasmettere pericolose malattie infettive.

Questi parassiti esterni appartengono alla classe degli Aracnidi, come gli acari ed i ragni. Vivono nutrendosi del sangue dei loro ospiti e vengono pertanto definiti ematofagi obbligati. Le zecche depongono uova nell’ambiente e, da queste uova, si sviluppano larve a sei zampe; le larve, poi, dopo il primo pasto di sangue, mutano in ninfe più grandi e dotate delle definitive otto zampe.

Le zecche possono a loro volta essere infettate da alcuni batteri e virus, che durante il pasto di sangue possono contagiare i loro ospiti. Durante il pasto, infatti, la zecca, oltre a succhiare il sangue del suo ospite attraverso l’apparato buccale, emette nella cute dell’animale parassitato piccole quantità della sua saliva e attraverso questa sorta di rigurgito può essere veicolo di queste infezioni. È sufficiente, quindi, anche soltanto la puntura di una sola zecca per contagiare il nostro amico o noi stessi, a patto che questa permanga per 24-48 ore attaccata alla cute. Le zecche, infatti, possono pungere sia gli esseri umani, che tutti gli animali mammiferi, tra i quali anche i cani e i gatti.

Vediamo insieme quali sono le principali malattie trasmesse dalle zecche.

Malattie trasmesse dal cane Malattie trasmesse dal gatto

Zecche e patologie correlate

Per “malattie trasmesse da zecche” o “Tick-Borne Diseases” (TBD) si intendono tutte le patologie infettive o parassitarie trasmesse dalle zecche: la trasmissione, come accennato, può avvenire anche solo dopo poche ore dall’inizio del pasto di sangue.

Nel nostro paese, vi sono numerose specie di zecche, ma quelle più pericolose per la trasmissione di queste patologie infettive sono:

  • la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus)
  • la zecca dei boschi (Ixodes ricinus)

Mentre le prime sono molto diffuse, soprattutto in aree urbane e periurbane, come parchi e giardini, specialmente se mal tenuti e pieni di erbacce secche, le seconde invece vivono principalmente in boschi umidi e nei prati erbosi non secchi, anche se entrambe possono ritrovarsi in entrambi gli habitat. Negli ultimi anni, i notevoli cambiamenti climatici e i fenomeni piovosi soprattutto in periodi caldi, hanno influito sulla loro diffusione, sui tempi di sopravvivenza, sull’attività e sulla distribuzione geografica, rendendo questi parassiti sempre più diffusi e insidiosi.

Quali sono i sintomi di una malattia trasmessa da zecche?

Malgrado gli agenti patogeni siano numerosi, queste malattie presentano alcuni sintomi comuni, che vanno quindi attenzionati. L’incubazione dell’infezione, che segue il morso della zecca, può variare dalle 2 alle 4 settimane, e i sintomi compaiono subito dopo questo tempo, ovvero tra le 3 e le 6 settimane dopo la puntura.

Se il tuo cane o il tuo gatto, a seguito di una puntura di zecca, presenta questi sintomi, è bene portarlo subito dal veterinario:

  • febbre
  • letargia
  • tendenza a sviluppare emorragie (per la piastrinopenia)
  • zoppia
  • petecchie, ovvero piccole emorragie puntiformi
  • epistassi

Per i test diagnostici volti a identificare il germe responsabile deve trascorrere un certo tempo; mediamente dalle 2 alle 6 settimane dopo la puntura, a seconda della patologia.

Malattie trasmesse dalle zecche al cane

Le malattie da zecche più diffuse nel cane sono le seguenti:

  • Ricketsia conorii
  • Borrelia sp
  • Babesia sp
  • Hepatazoon canis
  • Ehrlichia canis

La loro distribuzione varia anche in base alla diffusione geografica, in quanto in aree del nostro paese sono più diffuse alcune, mentre vi è la prevalenza di altre in aree diverse. Questo dipende sia dal tipo di zecca presente sul territorio, che dai serbatoi naturali e dalla diffusione di queste patologie.

Vediamo insieme nel dettaglio alcune di queste malattie.

Rickettsiosi o febbre bottonosa del Mediterraneo

La Rickettsiosi è un’infezione batterica causata da germi del genere rickettsia spp, che comprende numerose specie di batteri patogeni per l’uomo e per il cane.

Tra le specie più conosciute abbiamo:

  • rickettsii, associata alla Rocky Mountain Spotted Fever, diffusa solo nel continente americano
  • conorii, associata alla Mediterranean spotted fever, diffusa nel bacino del Mediterraneo

Le Rickettsie vengono trasmesse da varie specie di zecche dure, parassiti molto frequenti in specie, come i cani, ma anche in altri animali domestici e selvatici, come ovini, caprini, bovini, conigli e lepri.
La malattia insorge con una febbre acuta, anche molto alta. Viene definita “febbre bottonosa del Mediterraneo”, poiché nella sede del morso di zecca si può creare una lesione ulcero-necrotica di alcuni millimetri di diametro, ma questa lesione è maggiormente frequente nell’uomo e passa spesso inosservata nel cane.

Nel cane è maggiormente patogena la R. rickettsii, che non è però presente in Europa; ha invece una patogenicità più lieve R. conorii, che invece è presente in Italia, soprattutto al sud.

I sintomi nel cane insorgono solitamente in primavera-estate, ovvero nel principale periodo di diffusione delle zecche vettrici, e sono poco specifici, soprattutto all’esordio della malattia. Tra questi ricordiamo:

  • febbre alta
  • letargia
  • dolore articolare
  • risentimento linfonodale
  • sintomi gastroenterici

Solitamente il veterinario curante, soprattutto se esercita in area endemica, propone di effettuare degli esami del sangue e le principali alterazioni riscontrabili nelle analisi di laboratorio sono:

  • anemia
  • ipoalbuminemia
  • aumento delle gamma globuline
  • diminuzione del numero di piastrine (trombocitopenia)
  • lieve aumento dei valori degli enzimi epatici
  • talvolta, diminuzione dei globuli bianchi (leucopenia)

La diagnosi di Rickettsiosi si effettua mediante esami del sangue sierologici, che individuano la presenza di anticorpi, o tramite diagnostica biomolecolare, attraverso la PCR. Le Rickettsie sono cross-reattive tra loro e non è infrequente che un cane sia positivo ai test sierologici per R. Rickettsii, malgrado sia sempre vissuto in Europa.

Borreliosi di Lyme

La Borrelliosi o malattia di Lyme è un’infezione di origine batterica, causata da un batterio del genere Borrelia (Borrelia burgdorferi) e interessa diversi organi e tessuti.  Può essere trasmessa all’uomo e ad altri animali. L’esordio è successivo al morso di zecca e nella sede della puntura nell’uomo compare un’eruzione cutanea rossa, che viene chiamata eritema migrante e che si diffonde ad anello dal sito del morso. I cani possono infettarsi attraverso il morso della zecca, ma sono praticamente asintomatici.

Le uniche manifestazioni cliniche compaiono nella forma subclinica e, più che altro, sono associate alla formazione di immunocomplessi, i quali possono provocare danni a livello articolare o renale.

Babesiosi o Piroplasmosi

La Babesiosi, conosciuta in passato come Piroplasmosi, è una malattia infettiva trasmessa da un protozoo appartenente al genere Babesia, che parassita i globuli rossi. A seguito del morso della zecca, si ha un’incubazione, che varia da 1 a 3 settimane, per poi manifestarsi con diverse forme cliniche, che possono andare da forme iperacute a croniche. È molto diffusa dove sono presenti molti animali selvatici, parassitati da zecche. I sintomi variano in base alla forma clinica, che colpisce il cane e dal tipo di piroplasma coinvolto. La forma iperacuta è molto grave e può portare a morte il soggetto in poche ore, a causa della distruzione massiva dei globuli rossi, ma fortunatamente è molto rara.

I sintomi più frequenti delle forme iperacute e acute sono:

  • febbre
  • depressione
  • mucose molto pallide color porcellana, poi itteriche
  • inappetenza fino all’ anoressia
  • sintomi gastroenterici
  • urine con colore da rosato fino a marrone a causa della lisi massiva dei globuli rossi

La diagnosi di babesiosi è prevalentemente citologica e si effettua rintracciando il patogeno in uno striscio di sangue. La terapia è in grado di ridurre i sintomi ed evitare la mortalità, ma il parassita resta nell’organismo e in momenti di immunodepressione la sintomatologia può ripresentarsi. A causa del fatto che i soggetti, che si infettano, rimangono infetti a vita, questi non devono assolutamente essere utilizzati come donatori di sangue, poiché trasmetterebbero le babesie al ricevente.

Infezione da Hepatozoon canis

L’H. canis è un protozoo capace di infettare sia in animali domestici, che selvatici, in tutto il mondo. La principale via di trasmissione nei cani avviene attraverso l’ingestione della zecca vettrice infetta e, sporadicamente, attraverso altre vie. L’ H. canis si rileva anche nei globuli bianchi di cani non infetti e questo aspetto è ancora da chiarire. Condizioni di immunodepressione o altre infezioni concomitanti portano all’esacerbazione dei segni clinici, che sono:

  • febbre
  • emaciazione
  • depressione
  • atrofia muscolare generalizzata
  • iperestesia, ovvero rigidità e riluttanza al movimento, causata dalla reazione periostale e l’infiammazione muscolare
  • scolo oculare e nasale purulento
  • lieve anemia

Le alterazioni più frequenti delle analisi del sangue nei cani infetti con H. canis sono un aumento dei globuli bianchi, la diminuzione dei valori di glucosio e albumine, talvolta aumento delle gammaglobuline e della fosfatasi alcalina. Effettuando una radiografia delle aree particolarmente dolenti e rigide, è talvolta possibile osservare una reazione periostale. La diagnosi viene effettuata attraverso il rilevamento dei microrganismi negli strisci di sangue o attraverso l’esame istologico di una biopsia muscolare.

Ehrlichiosi

Questa malattia infettiva trasmessa da zecche è forse la più diffusa nel nostro paese. È causata da un batterio, Ehrlichia canis e può colpire il cane, diversi altri animali e anche l’uomo. A seguito della trasmissione ad opera del morso della zecca si ha un periodo di incubazione, che varia dagli 8 ai 20 giorni, e il primo riscontro laboratoristico è una diminuzione delle piastrine nell’esame emocromocitometrico. Spesso, i sintomi sono vaghi all’esordio, poiché il cane presenta una febbricola passeggera, che può anche passare inosservata. La forma acuta può addirittura quindi non essere diagnosticata e i cani più forti e immunocompetenti possono anche eliminare il microrganismo senza bisogno di alcun trattamento. Altre volte, però, si instaurano forme subacute e croniche. La forma più frequentemente diagnosticata è infatti quella cronica, che è molto più grave di quella acuta, poiché il batterio riesce a intaccare il sistema immunitario dell’ospite, provocando dei danni al midollo spinale e riducendo così la produzione midollare di alcune linee di cellule del sangue. I cani infetti, quindi, divengono immunodepressi e più soggetti a patologie e infezioni ricorrenti. Poiché le Ehrlichie possono rimanere quiescenti per anni, anche in questo caso, i cani con accertata positività per questo patogeno vanno esclusi dalle donazioni di sangue. La diagnosi può essere fatta con test sierologici o con biologia molecolare mediante PCR; questi test sono d’obbligo in cani, che vivono in zona endemica, e presentano alterazioni ematologiche come:

  • diminuzione delle piastrine (trombocitopenia)
  • anemia
  • aumento delle gammaglobuline
  • alterazione della conta dei globuli bianchi (aumento o diminuzione a seconda della forma clinica)

A seguito della terapia i cani possono non negativizzarsi e restare in uno stato di portatore sano per tutta la vita. Per valutare la risposta alla terapia è possibile effettuare test PCR due settimane dalla fine della cura per accertarsi, che i germi non siano ancora presenti nell’organismo.

Malattie trasmesse dalle zecche al gatto

Seppur meno frequenti che nel cane e meno conosciute, le “Tick-Borne Diseases” sono diffuse anche nei felini. Il meccanismo di infezione è lo stesso che per i cani, quindi attraverso la puntura di una zecca vettrice infetta al gatto. Vediamo insieme quali sono le principali malattie:

  • Anaplasmosi
  • Ehrlichiosi
  • Rickettsiosi
  • Borrelliosi
  • Piroplasmosi
  • Cytauxzoon felis

Anaplasmosi

È una malattia infettiva trasmessa dalle zecche, genere Ixodes, causata da batteri appartenenti alla specie Anaplasma phagocytophilum, in grado di infettare diverse specie animali, sia domestiche, che selvatiche, compresonl’uomo. Nel gatto, effettuando esami sierologici, la positività può superare il 30% dei campioni indagati, ma spesso l’infezione è asintomatica. I gatti, che manifestano la malattia, possono invece avere questa gamma di sintomi:

  • febbre
  • anoressia
  • abbattimento
  • dolori articolari diffusi

L’infezione è molto diffusa in USA, Italia, Svezia ed Europa centrale. Uno dei fattori di rischio, che espone i gatti all’anaplasmosi, è sicuramente uno stile di vita semilibero e libero, che li espone alle infestazioni da zeccheLa diagnosi, come nel cane, può essere effettuata con test sierologici o PCR o, in alcuni casi, individuando l’agente patogeno in uno striscio ematico. La terapia nella grande maggioranza dei casi riesce a debellare il patogeno, ma non sono impossibili casi di persistenza, che rende il gatto infetto a vita o per lunghissimi periodi.

Ehrlichiosi

L’Ehrlichia è stata rinvenuta anche in test sierologici e PCR su sangue felino, ma non si conosce ancora bene il ruolo patogeno di questo batterio nei gatti. Sicuramente, questi riscontri sono più frequenti, dove vi è una grossa circolazione dell’agente patogeno nel cane ed in altri animali.

Rickettsiosi

In diversi paesi, come in USA, Italia e Spagna, si sono avuti riscontri di siero-conversione, anche per Rickettsia sp. nei felini, ma non se ne conosce ancora completamente il potere patogeno.

Borreliosi

La borreliosi può infettare anche i gatti e diverse specie di questo germe sono in grado di provocare infezioni nei felini, le quali sono spesso asintomatiche; la diagnosi viene fatta solo sul reperto occasionale di una positività ai test. In rari casi, l’infezione provoca febbre, che però può essere risolta rapidamente con una terapia.

Piroplasmosi

Vi sono alcune specie di Babesia, che raramente sono causa di infezione nei felini, e vengono rinvenute nello striscio ematico. La sintomatologia può essere da lieve a molto grave e, in taluni casi, può sfociare in una forma infiammatoria sistemic,a che può portare all’exitus, malgrado le terapie effettuate.

Cytauxzoon felis

Questa infezione è causata dal protozoo Cytauxzoon felis, e colpisce felini selvatici e domestici. È isolata prevalentemente negli Stati Uniti, dove provoca una malattia acuta e grave spesso fatale. In Europa, è stata occasionalmente ritrovata i gatti domestici, che condividevano l’areale di Linci iberiche, soprattutto in Spagna e Francia.

 Conclusioni sulle malattie da zecche in cani e gatti

Le zecche sono parassiti temibili, in grado di trasmettere numerose malattie infettive, che possono anche intaccare gravemente la salute dei tuoi amici a quattro zampe. È molto importante, quindi, effettuare rigorosi controlli dal veterinario, poiché la puntura delle zecche può anche passare inosservata e in molte di queste infezioni i sintomi compaiono soltanto quando la patologia è già in forma cronica. Ad oggi, l’unico modo per evitare il contatto con le zecche e le loro infestazioni è quello di applicare regolarmente prodotti antiparassitari, che abbiano una spiccata azione contro di esse.

Chiedi al tuo medico veterinario di fiducia qual è il protocollo antiparassitario più idoneo per il tuo pet e, se vivi in zona endemica, effettua regolari controlli ematici, che serviranno a prevenire le forme più severe di malattia.