Le zecche del tuo cane sono quelle “dure” (Ixodidae) e si nutrono del sangue dell’animale ospite.
Sapevi che una zecca femmina può aumentare il proprio peso fino a 120 volte, dopo un pasto di sangue sull’ospite? Dopo, si potrà staccare e iniziare a deporre le uova.
Come riconoscere le zecche nel cane
Sommario
- 1 Come riconoscere le zecche nel cane
- 2 Dove stanno le zecche sui cani?
- 3 Cosa succede se un cane ha una zecca?
- 4 Come togliere le zecche nel cane
- 5 Cosa succede se non tolgo una zecca?
- 6 Come gestire, invece, le forme immature delle zecche?
- 7 Malattie provocate dalle zecche
- 8 Come prevenire le zecche nel cane
Le zecche sono parassiti esterni della stessa classe di ragni, acari e scorpioni. Spesso passano inosservate, in quanto si attaccano alla pelle dei cani e vengono nascoste dal pelo; quando non hanno ancora fatto il pasto di sangue, possono infatti non essere riconosciute pe le dimensioni molto ridotte di pochi millimetri.
Una femmina completamente engorged (cioè, del tutto repleta di sangue, dopo i pasti) arriva da pochi millimetri a superare il centimetro di lunghezza (quindi, ben visibile a occhio nudo) e assume una forma tondeggiante simile a quella di un piccolo fagiolo.
Come riconoscere le zecche sotto pelle
Talvolta le zecche possono scavare piccoli tunnel sottocutanei e nascondersi sottopelle: questo comportamento è raro nei cani e più frequente nell’uomo. Quello che si vede esternamente è un ponfo rilevato, arrossato e dolente. Tuttavia, anche nell’uomo, come negli altri animali, prevalentemente le zecche restano attaccate sulla sola superficie della cute e pertanto, una volta cresciute a seguito del pasto di sangue, sono ben visibili. È importante ispezionare con periodicità il pelo e la pelle del nostro amico con la coda, specialmente dopo una passeggiata in un bosco o in campagna, ma anche nel parchetto, che abbiamo sotto casa in città.
Le zecche infatti sono pressoché endemiche in tutto il nostro continente, in cui sono state identificate ben 12 specie diverse di zecche. Le zecche europee che riguardano cani e gatti appartengono soprattutto ai generi:
- Ixodes, Rhipicephalus e Dermacentor
- Haemaphysalis e Hyalomma (meno comuni).
Dove stanno le zecche sui cani?
In quali parti del corpo del cane cercare le zecche? Possono trovarsi su tutto il corpo dell’animale, ma soprattutto in aree glabre o con cute più sottile, come a livello di:
- muso
- padiglione auricolare
- perineo
- regione ascellare
- spazi interdigitali
Solitamente è semplice visualizzare a occhio nudo le zecche adulte sul cane, soprattutto quando engorged, dopo il pasto di sangue. È inoltre possibile notare alterazioni cutanee provocate dal morso della zecca, come dermatiti e microascessi.
Ciclo di vita della zecca
Le zecche hanno diversi stadi di sviluppo (larva, ninfa, adulto) e quelle europee sono per lo più ematofaghe a tre ospiti: significa che eseguono il pasto di sangue su un ospite diverso, a ciascuno stadio evolutivo.
Ma dove trovano l’animale ospite? Lo cercano soprattutto nei boschi, o arrampicandosi sui fili d’erba, soprattutto in primavera oppure a fine estate-autunno. In realtà, le zecche possono essere rinvenute nel corso dell’intero anno, sia sugli animali che nell’ambiente, nel caso dei climi europei più caldi. Da ricordare, inoltre, che il cambiamento climatico in atto potrebbe modificare il comportamento stagionale delle zecche.
In quali parti del corpo del cane cercare le zecche? Possono trovarsi su tutto il corpo dell’animale, ma soprattutto in aree glabre o con cute più sottile, come a livello di:
- muso
- padiglione auricolare
- perineo
- regione ascellare
- spazi interdigitali
Solitamente è semplice visualizzare a occhio nudo le zecche adulte sul cane, soprattutto quando engorged, dopo il pasto di sangue. È inoltre possibile notare alterazioni cutanee provocate dal morso della zecca, come dermatiti e microascessi.
Cosa succede se un cane ha una zecca?
La puntura della zecca è solitamente indolore, ma col passare dei giorni la presenza del parassita attaccato alla cute può arrecare lieve fastidio; nel sito in cui la zecca fa penetrare l’apparato buccale può esserci una lieve irritazione accompagnata da rossore, gonfiore e prurito. La saliva della zecca poi può essere leggermente irritante può contenere agenti patogeni pericolosi per l’uomo e gli animali. La prima cosa da fare è non andare nel panico e cercare di togliere quanto prima il parassita.
Come togliere le zecche nel cane
Il tuo cane è infestato dalle zecche? La prima regola è la velocità nell’eliminarle. Se le zecche sono tante è probabile che occorra l’ausilio di un farmaco antiparassitario o un bagno medicato per farne staccare il maggior numero possibile; in questo caso rivolgiti quanto prima al tuo veterinario curante.
Poiché infatti, anche rispetto al rischio che le zecche infette possano veicolare altri patogeni, prima si rimuovono e meglio è. Se hai notato una o poche zecche sulla pelle del tuo cane puoi invece optare per la rimozione meccanica, che può essere eseguita mediante apposite pinzette “rimuovi zecca”: la forma uncinata facilita una solida presa della zecca, il più possibile aderente alla cute. Così si evita anche il rischio di schiacciare la zecca, onde evitarne il rigurgito, che favorirebbe la trasmissione di eventuali patogeni con la saliva. L’importante è seguire le indicazioni del veterinario e che non si utilizzi l’olio di cucina (spesso si pensa sia una manovra utile, ma non lo è!), né altri olii, alcool, o altri prodotti decisi sulla base del fai-da-te. Indossa dei guanti, nella rimozione, e poi lava per bene le mani.
Cosa fare delle zecche, una volta rimosse?
Vanno definitivamente eliminate in modo tale da non poter infestare altri ospiti. Se noti che poi la cute del punto di rimozione della zecca va incontro ad alterazioni o arrossamento, comunicalo al veterinario.
Cosa succede se non tolgo una zecca?
In caso non si riuscisse a togliere una zecca, è bene portare il nostro amico dal veterinario curante per chiedergli di rimuoverla. Una cosa che succede di frequente è poi che si asporta il corpo della zecca, ma l’apparato buccale rimane conficcato sottopelle. In questi casi, ed in generale se accertiamo la presenza di zecche sul nostro cane, dopo quindici giorni dalla scoperta della puntura è opportuno sottoporre il tuo amico a degli esami del sangue, quali l’emocromo, l’elettroforesi delle proteine e i test sierologici per le malattie infettive trasmesse da zecche.
Se prima dei quindici giorni di attesa il tuo cane mostra abbattimento, inappetenza, difficoltà a muoversi, dolori osteoarticolari o riscontri che ha la febbre, è bene anticipare il prelievo a condurlo a visita quanto prima. Le malattie da zecche, se non curate, possono avere conseguenze anche gravi, invece se trattate velocemente, possono essere sconfitte presto riportando in salute il tuo amico.
Se non asportate meccanicamente o attraverso l’ausilio di antiparassitari, le zecche rimangono attaccate all’ospite dai 2 ai 7 giorni, periodo nel quale compiono il pasto di sangue, per poi cadere spontaneamente e perpetuare il loro ciclo vitale. Mediamente una zecca può vivere da pochi mesi a diversi anni. Nei periodi in cui la temperatura si abbassa, le zecche si riparano dal freddo interrandosi sotto sassi o coltri di vegetazione o sotto il terreno, per poi riattivarsi all’arrivo dei primi caldi, e restare attive dalla primavera e all’autunno. Attenzione però! Se il nostro cane vive in casa la temperatura è sempre costante e pertanto le zecche possono essere attive per quasi tutta la durata dell’anno.
Come gestire, invece, le forme immature delle zecche?
Si dovrà ricorrere a prodotti acaricidi, anche nel caso di un’avvenuta rimozione meccanica delle zecche visibili sul cane, per essere certi di averle eliminate tutte. Il medico veterinario saprà indicarti il da farsi, anche in relazione alla necessità di trattare contemporaneamente altri animali conviventi.
Soprattutto in canili sovraffollati, abitazioni, o altri ambienti riscaldati, il trattamento andrà continuato in modo che i cani risultino coperti per tutto l’anno e potrà anche essere associato a dei protocolli ambientali, se ritenuti opportuni. Ovviamente, affidati al veterinario e al foglietto illustrativo degli antiparassitari impiegati, rispettando i giusti intervalli tra un’applicazione e l’altra e utilizzando il prodotto in modalità adeguata. Tieni inoltre presente che alcuni prodotti antiparassitari per cani possono contenere concentrazioni di piretroidi sintetici e amidine tossiche per il gatto: perciò, soprattutto se hai anche dei gatti in casa, non usare mai degli antiparassitari per cane sul gatto e segui le indicazioni e prescrizioni del medico veterinario.
Inoltre, poiché la durata dell’effetto acaricida può essere diverso tra le diverse specie di zecche, ricorda d’ispezionare periodicamente il tuo cane, in modo che non ti sfugga l’eventuale presenza di zecche, soprattutto dopo le passeggiate nel verde.
Malattie provocate dalle zecche
Le zecche possono farsi vettori di diverse infezioni, dette Tick Borne Diseases (TBD).
L’aspetto sanitario più rilevante rispetto alle zecche è proprio la loro capacità di trasmissione di agenti patogeni.
Le zecche possono trasmettere, infatti, anche all’uomo degli agenti che causano malattie (zoonosi), tra le quali alcune colpiscono anche il cane.
È probabile che la zecca contaminata dai patogeni li liberi nell’organismo ospite con il rigurgito, alla fine del pasto di sangue.
Ehrlichiosi
È causata dall’Ehrlichia canis, il cui ospite principale è il cane.
Viene tramessa dalla zecca Rhipicephalus sanguineus.
L’incubazione dura 8-20 giorni.
L’Ehrlichia si moltiplica nei globuli bianchi, ma può comportare anche la distruzione delle piastrine.
L’ehrlichiosi canina presenta tre fasi cliniche:
- Acuta (1-3 settimane). Oltre a segni aspecifici (febbre, abbattimento, anoressia e dimagramento) è possibile osservare
- difficoltà respiratoria (dispnea)
- vomito
- aumento di volume della milza (splenomegalia)
- anomalie linfonodali (linfoadenopatie)
- mucose pallide
- tendenza al sanguinamento (con petecchie ed ecchimosi)
- sangue nelle urine e nelle feci (ematuria e melena).
- La forma subclinica (settimane o mesi) è seguita da quella cronica, con quadro clinico complesso e potenzialmente più grave in Dobermann e Pastore Tedesco.
Tipiche, le alterazioni oculari, fino alla cecità.
Possibile il coinvolgimento del Sistema Nervoso Centrale.
Anaplasmosi
I batteri Anaplasma phagocytophilum e A. platys infettano alcune cellule del sangue (neutrofili ed eosinofili).
La trasmissione avviene dopo un pasto di sangue di 24-48 ore da parte delle zecche dure.
L’incubazione è di 1-2 settimane.
I sintomi, non sempre presenti, possono essere aspecifici (febbre, inappetenza, letargia).
Altri possibili segni clinici sono
- maggior tendenza al sanguinamento
- zoppia (poliartrite)
- mucose pallide
- vomito e diarrea
- aumento della frequenza respiratoria
- ingrossamento di milza e linfonodi.
Tra le diverse alterazioni ematiche si riscontrano anemia e trombocitopenia (riduzione delle piastrine).
Infezioni da Anaplasma sono state segnalate anche nell’uomo, al quale viene trasmessa dalle zecche.
Babesiosi (piroplasmosi)
Trasmessa dalle zecche dure, questa infezione coinvolge i globuli rossi del cane, fino a distruggerli.
La babesiosi può avere differenti decorsi, da iperacuto (anche fulminante) a cronico.
L’incubazione è di 1-3 settimane.
L’infezione acuta (da Babesia canis) può presentare:
- febbre alta
- letargia
- disappetenza
- vomito
- ittero
Gli esami del sangue registreranno
- anemia emolitica (con rottura dei globuli rossi).
- riduzione di altre cellule del sangue (piastrine e neutrofili).
Caratteristica tipica della malattia, che può facilmente essere notata dal proprietario, è la presenza di urine color coca cola.
La forma cronica può presentare segni modesti o intermittenti, sulla base dei quali è difficile fare diagnosi. Se hai trovato anche una sola zecca sul tuo cane, riferiscilo in anamnesi, sarà importante!
Possibili anche delle forme atipiche (con disturbi anche cerebrali, oculari e locomotori).
La piroplasmosi è una malattia mortale, quindi la terapia dovrebbe essere tempestiva, anche per evitare una eventuale cronicizzazione con recidive.
Nell’uomo non sono state riportate infezioni dovute alle babesie del cane e del gatto.
Rickettsiosi canina da R.conorii
Nel genere Rickettsia rientrano diversi batteri patogeni.
1. conorii può colpire anche l’uomo con la “febbre bottonosa del Mediterraneo”, tramite il morso del Rhipicephalus sanguineus, zecca abituale del cane.
I sintomi di rickettsiosi nel cane possono essere assenti o poco specifici.
Potrai aiutare il veterinario con un’anamnesi dettagliata, in cui sarà importante riferire l’eventuale rinvenimento recente di zecche sul tuo cane, o il periodo d’insorgenza dei sintomi (solitamente, maggio-agosto).
Come prevenire le zecche nel cane
- Provvedi ad eliminare non solo gli ectoparassiti adulti, ma anche i loro stadi immaturi, con appositi antiparassitari “combinati” indicati dal veterinario.
- Identifica e controlla gli ambienti dove possano annidarsi gli stadi immaturi degli ectoparassiti (come cucce, canili, automobili).
- Ispeziona e spazzola il mantello regolarmente, per monitorare eventuali segni della presenza di zecche.
- Tratta tutti gli animali d’affezione con cui vivi.
- Passa l’aspirapolvere e lava periodicamente cuccia e giochi in stoffa di Fido.
- L’igiene, sia personale che in casa, è importante!
- Bagni troppo frequenti o ravvicinati all’applicazione dell’antiparassitario possono rimuoverne i principi attivi dalla cute. Rispetta i tempi che ti vengono consigliati.
- Evita ambienti potenzialmente infestati da ectoparassiti, quando porti a spasso il cane: in particolare rispetto alle zecche, la profilassi è fondamentale anche nel verde.