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Zecche gatto – come riconoscere le zecche e come toglierle

Quelle di cane e gatto vengono dette “dure” per lo scudo dorsale che manca, invece, nelle zecche “molli” che parassitano per lo più gli uccelli. Le zecche sono presenti in tutta Europa.

Come le pulci, anche le zecche si nutrono del sangue dell’ospite (ematofaghe). A differenza delle pulci, le zecche non sono insetti ma aracnidi, come i ragni.

Sapevi che la zecca femmina si accresce di circa 120 volte con un singolo pasto di sangue?

Vedremo insieme come riconoscerle sul pet e come proteggerlo non solo dalla primavera all’autunno ma per tutto l’anno, visto che il cambiamento climatico globale influisce anche sulla stagionalità delle zecche.

Dove possono trovarsi? Dipende dalla specie di zecca. Se il tuo gatto vive all’esterno, potrebbero “aspettarlo” anche in mezzo ai fili d’erba

Quali strumenti per rimuovere una zecca dal gatto

Meglio evitare di agire d’istinto, togliendo la zecca in modo errato. La regola aurea è rivolgersi sempre al medico veterinario e farsi indicare come procedere. Quali strumenti utilizzare? Esistono in commercio diversi tipi di pinzette pensate proprio per la rimozione meccanica delle zecche. Indossa guanti monouso e, dopo l’utilizzo, igienizza pelle del gatto e pinzette. Alla fine, lavati bene le mani.

Come e dove trovare la zecca

Hai un gatto che vive anche outdoor? È possibile che, al rientro da una delle sue sortite esterne, noti una zecca dalla classica forma a fagiolo: la zecca femmina degli Ixodidi, infatti, dopo aver effettuato il pasto di sangue, diventerà engorged (ingorgata dal pasto) e potrà aumentare il suo peso fino a circa 120 volte rispetto a quello iniziale, arrivando a misurare circa 1 centimetro di lunghezza. Quindi visibile anche a occhio nudo e non dovrebbe essere difficile individuarla. La regola d’oro, soprattutto se il tuo gatto vive anche fuori, sarà garantirgli una costante profilassi antiparassitaria, ma anche associare un’ispezione periodica del mantello che, soprattutto alla fine del periodo protettivo del trattamento, ti permetterà di verificare l’eventuale presenza di singole zecche. In quali parti del corpo? Soprattutto testa e collo, o zone in cui la pelle è più sottile, come il padiglione auricolare.

Come rimuovere le zecche dal gatto

Al rientro dal giardino, accarezzando Felix hai trovato sul suo corpo un “piccolo fagiolo”? Se rinvieni una zecca sul tuo gatto, rimuovila rapidamente; informa il medico veterinario del rinvenimento del parassita, per avere indicazioni su come fare. Dello strumentario necessario abbiamo già parlato, ovvero con apposite pinzette presenti in commercio. In ogni caso, la pinzetta dovrà avere una punta sottile e ricurva e la rimozione dovrà avvenire nel punto più prossimo alla cute, per evitare che la zecca si rompa a livello dell’apparato buccale, che potrebbe restare infisso nella pelle del gatto. Non dimenticare di indossare guanti usa e getta, di gettarli subito dopo e di lavarti accuratamente le mani.

Cosa non fare e perché non farlo

Non impiegare oli, alcol, o altri solventi che potresti avere in casa, e non schiacciare la zecca: invece di aiutarne la rimozione, se ne potrebbe facilitare il rigurgito, che va evitato perché aumenta la possibilità di trasmissione di malattie (es, borreliosi), sebbene nel gatto siano più rare e meno evidenti, rispetto al cane.

Non rimuovere la zecca a mani nude, onde evitare a tua volta il morso della zecca e i rischi zoonosici a esso correlati. Le zecche, infatti, possono trasmettere patogeni anche all’essere umano: rimuovila con i guanti e facendo attenzione.

Cosa fare della zecca, una volta rimossa? Eliminala in sacchetti o contenitori sigillati. Per mostrarla al medico veterinario potrai anche metterla in un barattolo ermetico, con alcol al 70%. Informa in ogni caso il medico veterinario del rinvenimento del parassita e segui le sue indicazioni, anche rispetto ai trattamenti anti-zecca da fare o da ripetere al gatto, nei giusti intervalli di tempo.

Come prevenire le zecche: l’importanza dell’antiparassitario

Il medico veterinario ti fornirà le indicazioni per effettuare un trattamento anti-zecche adeguato, da garantire a tutti i pet presenti in casa, e per tutto l’anno. I picchi della presenza delle zecche si collocano in primavera-estate, ma possono estendersi anche all’autunno. Inoltre, non va dimenticato che il cambiamento climatico globale tende a influenzare la stagionalità degli ectoparassiti e quindi anche delle zecche.

Dove si trovano, le zecche? Vivono in ambienti in cui riescono a trovare sia le condizioni ambientali ideali, sia possibili ospiti.

Ma come fa la zecca a capire se c’è un ospite nelle vicinanze? Alcune specie di zecche hanno gli occhi, altre invece avvertono la presenza dell’ospite grazie al calore e all’anidride carbonica che esso emette.

La cosiddetta “zecca del cane” (Ripicephalus sanguineus) è particolarmente resistente sia tra la vegetazione esterna che nelle abitazioni, dove si può rifugiare in fessure e crepe o sotto i battiscopa, per esempio, resistendo anche per alcuni mesi senza nutrirsi. Ma, se si chiama “zecca del cane” colpisce anche il gatto? In assenza del cane può parassitare diverse specie di mammiferi, esseri umani compresi.

Diversi, insomma, i motivi per non sottovalutare le zecche e per effettuare una profilassi antiparassitaria anche sul tuo gatto, contro le zecche. Affidati al medico veterinario, in particolare nel caso della specie felina: alcune molecole antiparassitarie registrate per il cane, infatti, risultano tossiche per i gatti (piretroidi sintetici e amidine ad alte concentrazioni in prodotti destinati solo alla specie canina). Leggi sempre il bugiardino e non impiegare sul gatto degli antiparassitari destinati soltanto al cane. Bando al fai-da-te.