Diverse le malattie trasmissibili da pulci, zecche, flebotomi e zanzare: è importante assicurare al pet una profilassi antiparassitaria completa. Per lui e per te.
Pulci, zecche, zanzare e flebotòmi rappresentano i principali parassiti esterni del cane e del gatto. Oltre ad essere fastidiosi possono anche essere pericolosi per la salute del nostro animale e della nostra famiglia.
Riconoscerli e conoscerli diventa quindi fondamentale per poter proteggere tutto il nucleo familiare dalle infestazioni di questi parassiti, ma anche dal pericolo di contrarre malattie infettive da loro trasmesse.
Pulci
Le pulci sono piccoli insetti parassiti (1-6 mm) senza ali, di colore bruno, che si nutrono di sangue (ematofagi).
In Italia le principali specie di pulci che si trovano sui nostri animali sono la Ctenocephalides felis e Ctenocephalides canis; a dispetto del nome non attaccano solo cani e gatti, ma tutti i mammiferi, uomo compreso.Sugli animali si trovano le forme adulte, mentre le uova e gli stadi immaturi (larve e pupe) si ritrovano nell’ambiente (i luoghi di maggior concentrazione sono quelli in cui l’animale trascorre il suo tempo come es. cucce, tappeti, coperte, divano ecc.)
Il ciclo di sviluppo completo della pulce può concludersi in 12-28 giorni, ma lo stadio di pupa può rimanere “in attesa” in ambiente anche per mesi.
L’infestazione da pulci è più comune nel periodo che va dalla primavera all’inizio dell’autunno (aprile – novembre), quando le condizioni climatiche sono più favorevoli allo sviluppo delle larve, ma bisogna porre attenzione anche nella stagione invernale: le pulci, infatti, si sono perfettamente adattate all’ambiente domestico dove trovano le condizioni ideali per lo svolgimento ininterrotto del loro ciclo vitale.
Le pulci, oltre a essere sgraditi parassiti, e causare problemi agli animali possono causare diverse malattie.
DAP o dermatite allergica da pulce: la saliva della pulce può causare allergia e portare l’animale a grattarsi cosi tanto da far comparire croste, eritemi o tumefazioni e perdita di pelo;
Tenia: attraverso pulci e pidocchi, il cane, il gatto e sporadicamente l’uomo, possono infestarsi con la tenia. In questo caso si potrebbero notare fastidio nella regione anale o dei piccoli “chicchi di riso” nelle feci o intorno all’ano del pet.
Malattia da graffio di gatto: malattia nell’uomo causata da microrganismi (Bartonella spp.) di cui il gatto infestato da pulci è il principale “serbatoio”, spesso asintomatico. Le persone colpite potrebbero presentare febbre, pustole o infezioni nella sede del graffio o del morso.
Rickettsiosi: gruppo di malattie causate da un batterio di nome Rickettsia, veicolato attraverso il morso di pulci o zecche. A volte gli animali non presentano sintomi ma posso trasmettere la patologia all’uomo che potrebbe presentare mal di testa, febbre, sintomi neurologici.
Peste: possono essere di diverso tipo, la più comune è la peste bubbonica che causa febbre alta, linfonodi ingrossati e disidratazione) ed è veicolata dal morso di una pulce infetta.
Per combattere le infestazioni da pulci e prevenire la trasmissione di diverse malattie ad altri animali e all’uomo, si deve trattare l’animale con un prodotto adulticida e larvicida. L’uso di prodotti antiparassitari è consigliato tutto l’anno, in modo da bloccare il ciclo vitale della pulce in maniera efficace.
Zecche
Le zecche sono artropodi che si nutrono di sangue (ematofagi). Le zecche adulte sono di piccole dimensioni (pochi mm), ma una volta compiuto il pasto di sangue possono arrivare a misurare diversi cm.
Si conoscono oltre 900 specie di zecche, le più comuni sono in Italia sono le zecche brune dei cani e la zecca dei boschi.
Il ciclo vitale della zecca comprende uno stadio adulto, uno larvale e uno da ninfa. Ogni stadio ha bisogno di un pasto di sangue per passare al successivo; alcune specie possono aspettare per anni a compiere il pasto di sangue. Per questo motivo l’intero ciclo vitale può variare da alcuni mesi a interi anni.
L’infestazione da zecca adulta è più comune in estate mentre larve e ninfe sono più diffuse in autunno e primavera.
Il loro habitat ideale sono zone boschive, o campi erbosi, ma si sono adattate benissimo agli ambienti domestici (terrazzi, cucce, abitazioni,); per questo non sono da escludere infestazioni nemmeno nei mesi più freddi.
Questi fastidiosi parassiti esterni, oltre a procurare lesioni cutanee e anemia ai nostri animali, possono trasmettere con la loro saliva delle malattie, anche all’essere umano.
Hepatozoonosi del cane: il cane può contrarre questa malattia data dal protozoo Hepatozoon canis a seguito dell’ingestione di una zecca infetta. I sintomi possono comprendere: febbre, abbattimento, problemi e dolori articolari, perdita di peso.
Malattia di Lyme: infezione batterica causata dal batterio Borrelia e trasmessa tramite morso di zecca infetta a animali e uomo.
I sintomi possono includere febbre, affaticamento, eritemi, perdita di peso, dolori articolari e muscolari.
Babesiosi: malattia causata dal protozoo Babesia; può dare ad animali e uomo: febbre, dolori muscolari, anemia. Può causare nel cane shock, coma o morte nei cuccioli.
Ehrilchiosi: infezione batterica causata da batteri del genere Ehrlichia. I sintomi possono includere febbre, ma di testa, affaticamento, eritemi, perdita di peso, dolori muscolari.
Febbre bottonosa delle montagne rocciose: conosciuta anche come rickerrsiosi è una malattia causata dal batterio Riccketsia. I sintomi negli animali e nell’uomo includono febbre, eruzione di colore scuro, mal di testa, vomito, diarrea. Se non riconosciuta prontamente può essere mortale.
Anaplasmosi: malattia batterica causata da batteri del genere Anaplasma, trasmessa dalla puntura di zecche infette a animali e uomo. Oltre a problemi gastrointestinali, i sintomi comprendono febbre, perdita di peso e affaticamento
Per combattere le infestazioni da zecche e prevenire la trasmissione di diverse malattie ad altri animali e all’uomo, si deve trattare l’animale con un prodotto adulticida e larvicida. L’uso di prodotti antiparassitari è consigliato tutto l’anno, in modo da bloccare il ciclo vitale della zecca in maniera tempestiva
Flebotomi
I flebòtomi, detti anche pappataci, sono insetti parassiti volanti, simili alle zanzare ma di piccolissime dimensioni (meno di 4 mm), di color giallo sabbia, ricoperti di una folta peluria. Questa ultima caratteristica gli permette di volare senza emette alcun ronzio o sibilo (da cui il nome “pappa- taci”).
I pappataci hanno alcune caratteristiche in comune con le zanzare: le femmine sono le uniche a pungere, per nutrirsi di sangue; sono diffusi in tutta Italia (grazie ai cambiamenti climatici anche in zone collinari e non costiere); si attivano quando le temperature salgono sopra i 18 gradi (circa aprile – ottobre), dalle ore crepuscolari fino all’alba e vanno a pungere indistintamente animali a sangue caldo, cane, gatto e uomo compresi; di giorno prediligono spazi freschi, ombreggiati e umidi (prati, cantine, cucce, fenditure dei muri) in cui depongono più facilmente le uova.
Il ciclo di vita dei flebotomi prevede 4 stadi: uovo, larva, pupa e adulto. un ciclo da uovo a flebotomo adulto dura circa 3-4 settimane. La vita media del flebotomo adulto è di 3-4 settimane.
La puntura dei flebotomi può trasmettere la Leishmaniosi: una malattia parassitaria molto grave, a volte mortale per il cane; il gatto è colpito sporadicamente e per lo più in forme cliniche non evidenti.
La Leishmaniosi può inoltre riguardare anche l’essere umano (zoonosi) e si presenta in due forme:
- Leishmaniosi cutanea con ulcere e lesioni della pelle che possono lasciare cicatrici;
- Leishmaniosi viscerare, con febbre altalenante, anemia e perdita di peso.
La prevenzione è di fondamentale importanza e prevede, tra l’altro, il trattamento del cane con un antiparassitario ad attività repellente nei confronti dei flebotomi.
Zanzare
Le zanzare sono insetti dell’ordine dei Ditteri, lunghi all’incirca 1 cm, dal corpo affusolato, caratterizzati dalla presenza sul capo di una lunga proboscide usata per pungere nutrirsi. Solo la femmina delle zanzare compie pasti di sangue (ematofaghe), che usa per la produzione e la maturazione delle sue uova.
Il ciclo vitale comprende: uovo, 4 stadi larvali, uno da pupa e infine l’adulto. L’intero ciclo varia in base alla specie di zanzara e alle condizioni ambientali, ma in generale è di 14-30 giorni.
In Italia sono presenti maggiormente la zanzara tigre (Aedes Albopictus) e la zanzara tradizionale (Culex Pipiens,), entrambi vettori per il cane e il gatto della Filariosi.
L’habitat preferito dalle zanzare è quello acquatico caldo umido (tutti gli specchi d’acqua, sottovasi, fontane, ecc). in base alla specie l’attività maggiore può essere crepuscolare-serale (zanzara tradizionale) oppure diurna (zanzara tigre).
La filariosi è una patologia causata da vermi nematodi. In base alla specie si possono riscontrare diverse forme di filariosi:
Filariosi Cardiopolmonare causata da Dirofilaria immitis, nematode che da adulto, si localizza nel cuore e nei vasi polmonari, risultando anche fatale per l’animale colpito
Filariosi Sottocutanea causata da Dirofilaria repens, nematode che si localizza a livello cutaneo con potenziale zoonosico (rischio di trasmissione all’essere umano).
Fondamentale dunque, oltre ad altre misure preventive, la protezione con antiparassitario ad azione repellente dalle loro punture, sia per l’uomo che per il tuo cane o gatto, anche nella stagione primaverile e autunnale oltre che nella stagione estiva.