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L’importanza della protezione contro i flebotomi

La profilassi antiparassitaria del tuo animale è importante, ma la regola aurea è sempre una: attieniti alle prescrizioni e indicazioni del medico veterinario

Proteggere la salute del tuo animale d’affezione, anche attraverso la profilassi antiparassitaria, significa garantirgli benessere e salvaguardare il vostro rapporto quotidiano, ma anche la sanità pubblica. Non dimenticarlo.

Nella profilassi antiparassitaria a uso esterno, in particolare, va evitato il fai-da-te e l’uso di prodotti destinati al cane sul gatto. Perché, questa raccomandazione rispetto alla specie animale di destinazione? Per l’azione protettiva topica contro le punture di flebotomi e zanzare, nel cane è contemplato l’uso di piretroidi. Attenzione, però, perché nel gatto risultano tossici prodotti contenenti  piretroidi sintetici o amidine (a meno che queste ultime non siano appositamente registrate in questa specie).

Proteggerlo dalle punture

Le zanzare le conosciamo tutti, ma cosa sono i flebotomi (Phlebotomus spp.)? Detti anche pappataci, sono piccoli insetti volanti descritti in molte aree del bacino del Mediterraneo. Data la capacità di comportarsi da vettori di patogeni, come nel caso del protozoo agente di leishmaniosi, sono considerati insetti d’importanza clinica.

Come indicato dall’Esccap (European scientific counsel companion animal parasites), “nelle aree endemiche per l’infestazione da leishmania, i cani devono essere trattati mensilmente con prodotti repellenti per i flebotomi”. E nel gatto? “Nei gatti la necessità del trattamento preventivo dovrebbe essere consigliata in base al rischio individuale”. Non temere, sarà il medico veterinario a darti le indicazioni mirate al singolo caso, anche in base alla specie. Affidati a lui.

In generale, per malattie da vettori s’intendono quelle causate da agenti infettivi (come batteri, virus, e parassiti), trasmessi da artropodi vettori. Quali sono gli artropodi vettori? Possono essere diversi, come zecche, pidocchi, pulci e ditteri ematofagi (ovvero, insetti volanti che “succhiano il sangue”, quali flebotomi e zanzare).

Le malattie da vettori sono importanti sia perché possono colpire gravemente il tuo animale d’affezione, sia perché possono riguardare anche l’essere umano (zoonosi). Inoltre, non è possibile prevederne sempre la trasmissione, anche a causa del cambiamento climatico e dell’aumentata mobilità globale. Significa che se il vettore di un determinato patogeno si diffonderà in aree geografiche in cui non era presente, si potrà avere anche un’espansione dell’area di endemia per la malattia trasmessa da quel dato vettore.

Per questo, sarà il medico veterinario a valutare il da farsi, considerando diversi fattori, inclusi eventuali spostamenti, il periodo stagionale e l’area geografica in cui vive il pet.

La leishmaniosi

Tra queste malattie da vettori, la leishmaniosi può colpire gravemente il cane, che in Europa ne è anche il principale serbatoio. Leishmania infantum (questo il nome del protozoo che la causa nel cane) è anche agente di zoonosi e rappresenta, quindi, un problema di sanità pubblica.

Ma il pet trasmette la leishmaniosi all’essere umano? No, sono le punture dei flebotomi a trasmetterla, sia a noi che al pet. Per questo è importante la protezione dalle punture dei pappataci, sia nel pet che nell’essere umano (con particolare attenzione a soggetti a rischio e bambini).  Tra i pet, la leishmaniosi riguarda solo il cane? Quella canina ha una maggior prevalenza ma esiste anche nel gatto, nel quale però solitamente si presenta in forma subclinica.

Per limitare il rischio di leishmaniosi canina, attualmente nel cane viene raccomandato l’uso combinato del vaccino e di sostanze considerate repellenti contro flebotomi e zanzare, quali sono i piretroidi (da non usarsi nel gatto, lo ripetiamo).

Esistono anche altre misure di controllo, che possono aiutare a ridurre il rischio di punture da parte di questi ditteri ematofagi, come:

  • Tenere i cani al chiuso all’alba e al tramonto (quando i flebotomi sono più attivi), nel periodo dell’anno a maggior rischio di punture
  • Utilizzare insetticidi ambientali e zanzariere a maglie strette (<0.4 mm²), applicandole su porte e finestre (anche impregnandole di piretroidi, per i ricoveri notturni).

 

Ma che significa attività repellente?

Quali sostanze hanno un’attività repellente? I piretroidi.

Quali piretroidi? La permetrina, per esempio, da usarsi topicamente nel cane ma mai nel gatto.

Esistono anche formulazioni combinate di fipronil e permetrina (destinate solo al cane), che determinano un’attività insetticida e acaricida contro:

  • pulci (Ctenocephalides), contro le quali l’attività sarà immediata e persistente;
  • zecche (Rhipicephalus sanguineus, Dermacentor reticulatus e Ixodes ricinus)
  • flebotomi e zanzare (attività repellente).

In ogni caso, sempre dietro parere medico-veterinario e bando al fai-da-te.