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Antiparassitari per cani: domande e risposte

Se proteggi il tuo cane dai parassiti proteggi anche te stesso. Come riuscirci? Con gli antiparassitari. Come sceglierli? Affidati al medico veterinario

Gli antiparassitari sono importanti per la salute del cane, ma anche per quella dell’essere umano. Diverse, infatti, le zoonosi (malattie trasmissibili all’uomo) associate ai parassiti del cane (es., malattie trasmesse dalle zecche).

Cosa puoi fare tu, come proprietario? Assicura al tuo cane controlli veterinari regolari e la corretta profilassi antiparassitaria, sia contro i parassiti esterni o ectoparassiti (es., pulci e zecche) che verso i parassiti interni o endoparassiti (es., vermi intestinali).

Il cane va protetto anche dalle punture degli insetti volanti (flebotomi e zanzare) che possono trasmettere malattie: le zanzare sono possibili vettori di filariosi (causata dai vermi Dirofilaria immitis e D. repens) e i flebotomi di leishmaniosi (causata dal protozoo Leishmania infantum). Non temere, il medico veterinario ti consiglierà una profilassi antiparassitaria completa, che protegga il cane dai parassiti (esterni e interni) e sia anche in grado di allontanare (azione repellente) flebotomi e zanzare.

Alcuni principi attivi antiparassitari da applicare localmente sul cane possono essere tossici per i gatti; perciò, se hai in casa sia gatti che cani, o bambini che potrebbero rischiare un contatto accidentale con gli antiparassitari, fallo presente al medico veterinario. La tua collaborazione di proprietario come sempre è importante, anche per aiutare il professionista nella scelta dell’antiparassitario più adeguato al tuo cane, anche rispetto all’ambiente in cui vive.

Quali tipi di antiparassitari per cani esistono?

  • Antiparassitari spot-on: con l’espressione “spot-on” si indicano le formulazioni antiparassitarie in pipetta; lo spot-on si applica sulla cute del cane in punti in cui non possa leccarsi, sollevando il pelo. Un esempio di antiparassitario spot-on è quello dell’associazione di fipronil e permetrina: è indicata per trattare e prevenire le infestazioni da pulci e zecche per 4 settimane, laddove si voglia unire anche un’azione repellente (anti- feeding) contro insetti volanti come flebotomi e zanzare (data la tossicità del piretroide permetrina nella specie felina, non usare sul gatto prodotti con piretroidi destinati al cane).
  • Collari antiparassitari: sono collari impregnati di principi attivi che, a seconda delle specifiche formulazioni, potranno agire contro i parassiti esterni e/o interni del cane, o essere anche repellenti verso gli insetti volanti (es., flebotomi e zanzare) L’efficacia di alcuni collari antiparassitari può superare i 6 mesi (es., collari a base di flumetrina e sue associazioni). Alcuni collari antiparassitari resistono all’acqua, ma è bene evitare prolungate esposizioni all’acqua e agli shampoo, che potrebbero ridurre la durata dell’attività del collare; alcuni foglietti illustrativi indicano di togliere il collare in occasione del bagno e di riapplicarlo dopo, sul cane asciutto. Per questo, leggi sempre le indicazioni sul foglietto illustrativo del singolo collare, prima di utilizzarlo.
  • Spray: esistono spray per il trattamento e la prevenzione di parassiti esterni come pulci e zecche, come quelli a base di fipronil, che sono applicabili su cuccioli e gattini fin dal secondo giorno di età, ma necessitano di riapplicazioni frequenti. Segui le indicazioni del medico veterinario e il foglietto illustrativo per frizionare correttamente lo spray sul mantello del cane, indossando guanti monouso e frizionando con attenzione e contropelo sulle parti più delicate, evitando il contatto con la zona oculare.

Esistono anche spray (e altre formulazioni) su base vegetale (es., olio di Neem, Azadirachta indica), che agiscono da repellenti grazie all’odore; solitamente necessitano di frequenti riapplicazioni sul mantello del cane e si usano in seno a strategie combinate al fianco di farmaci antiparassitari: sarà il medico veterinario a consigliarne il corretto utilizzo.

  • Shampoo e polveri antiparassitarie: di solito vengono usati per abbattere rapidamente i parassiti esterni, come pulci e zecche, in caso di infestazioni massive. Un esempio è quello di polveri e shampoo antiparassitari a base di tetrametrina e fenotrina: l’effetto di un’applicazione contro pulci, zecche e pidocchi dura 4-6 giorni, dopo di che andranno riapplicati, se necessario. Segui il foglietto illustrativo del singolo prodotto: sarà importante per fare il bagno antiparassitario al cane nel modo giusto o per applicare correttamente la

polvere antiparassitaria, evitando il rischio di ingestioni accidentali da parte di animali o bambini.

  • Antiparassitari per bocca: si tratta di farmaci che, a seconda dei principi attivi, possono essere efficaci sia in prevenzione che in corso di infestazione parassitaria; possono agire sia contro parassiti esterni (es., pulci, zecche, acari) che contro i parassiti interni (es., vermi intestinali); alcuni agiscono anche in prevenzione della filariosi cardiopolmonare. Solitamente sono formulati in compresse appetibili e vanno somministrati per bocca al cane una volta al mese. Segui la prescrizione del medico veterinario e leggi sempre il foglietto illustrativo.
  • Farmaci iniettabili: esiste un vaccino per la filariosi cardiopolmonare? No, ma farmaci iniettabili a lento rilascio (moxidectin), con durata di un anno. Sarà il medico veterinario a stabilire quando includere un farmaco iniettabile nella strategia di prevenzione della filariosi più adatta al singolo cane, caso per caso.

Contro quali parassiti agiscono gli antiparassitari per cani?

Parassiti esterni (ectoparassiti) del cane, tra cui:

  • Zecche: sono artropodi della stessa classe dei ragni (aracnidi), si nutrono del sangue dell’ospite (ematofagi), non volano e non saltano; vivono soprattutto in ambiente esterno, dove si nascondono tra i fili d’erba in attesa dell’ospite da attaccare. Possono essere vettori di diverse malattie “da zecche” (Tick-borne Diseases), talora gravi e in alcuni casi zoonotiche, che possono colpire l’essere umano (es., malattia di Lyme o borreliosi).
  • Pulci: sono insetti molto piccoli, ematofagi, che non volano ma saltano sull’ospite per cibarsi del suo sangue. Quelle presenti sul cane sono soltanto le pulci adulte, e rappresentano solo il 5% di tutte le pulci presenti nell’ambiente circostante (stadi immaturi della pulce). Oltre al fastidioso prurito e alterazioni cutanee (es., dermatite allergica da pulci, o DAP), le pulci possono comportare anemia e trasmettere patogeni. La tenia cucumerina o Dipylidium caninum viene trasmessa dalle pulci al cane e raramente anche agli esseri umani, soprattutto bambini, per ingestione accidentale di pulci o pidocchi masticatori infetti.

Parassiti interni (endoparassiti) del cane, come i vermi intestinali tra cui:

  • Un esempio comune di parassita intestinale del cane è la cosiddetta tenia cucumerina (Dipylidium caninum), un verme intestinale piatto. La tenia cucumerina è riconoscibile per la presenza di strutture biancastre (proglottidi), che potresti notare a occhio nudo come “chicchi di riso” pendenti dal perineo del tuo cane, o nella sua cuccia. Per proteggere il cane dalla tenia cucumerina combatti anche le pulci e i pidocchi masticatori, visto che sono loro a trasmetterla.

Insetti volanti? Attenzione a flebotomi e zanzare!

  • Zanzare: molto presenti in Italia soprattutto in primavera-estate possono pungere il tuo cane

e comportarsi anche da vettori di patogeni, come nel caso della trasmissione della filariosi.

  • Flebotomi: detti anche pappataci, questi “cugini” delle zanzare possono pungere sia l’essere umano che il cane e trasmettere la leishmaniosi.

Come proteggere il cane dalla leishmaniosi? Secondo ESCCAP (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites) la vaccinazione contro la leishmaniosi va associata all’uso topico di piretroidi.

I piretroidi sono sostanze repellenti verso insetti volanti come i flebotomi e possono essere applicati sul cane mediante antiparassitari che li contengano (per evitare effetti tossici, non applicare sui gatti prodotti antiparassitari e repellenti registrati solo per i cani).

I piretroidi vengono inclusi anche nella strategia di controllo della filariosi cardiopolmonare: secondo ESDA (European Society of Dirofilariosis and Angiostrongylosis), i piretroidi vanno combinati con farmaci antiparassitari preventivi e la prevenzione in Europa va considerata per tutto l’anno. Per la filariosi cardiopolmonare non esiste un vaccino ma non temere, il medico veterinario sceglierà la strategia preventiva più adatta al tuo cane, anche in base ai fattori di rischio e allo specifico caso.

In generale, va considerato che anche il cambiamento climatico globale sta modificando la distribuzione e il comportamento di insetti e parassiti. Perciò diventa fondamentale tenersi aggiornati sulla corretta profilassi antiparassitaria del tuo cane. Come riuscirci? Grazie al tuo medico veterinario di fiducia, rispettando la regolarità dei controlli prestabiliti.

Come scegliere l’antiparassitario adatto al tuo cane?

La risposta è molto semplice: affidati al medico veterinario, per la scelta del prodotto più adatto al tuo cane. E se hai in casa più di un pet, sia cani che gatti? Mai impiegare più antiparassitari insieme su un animale, senza consiglio veterinario; e mai usare antiparassitari destinati a una specie su un’altra specie animale; in particolare, non utilizzare sul gatto degli antiparassitari destinati al cane; come indicato anche da ESCCAP (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites), prodotti con elevate concentrazioni di piretroidi sintetici o amidine, sono tossici per i gatti (se non si tratta di prodotti registrati per la specie felina).

Altro esempio di possibile tossicità è quello dell’ivermectina (antielmintico della classe dei lattoni macrociclici), che risulta tossico in alcune razze canine, tra cui il Pastore scozzese. Il motivo è genetico, ovvero la mutazione MDR1 (Multi Drug Resistance Gene 1); nei cani con mutazione MDR1 possono essere tossiche anche altre molecole antiparassitarie. Per non correre rischi basterà evitare il fai-da-te e affidarsi al medico veterinario per la scelta dell’antiparassitario giusto, che sia anche sicuro oltreché efficace.

Quando dare e ripetere l’antiparassitario al cane?

Anche qui la risposta è molto semplice: l’antiparassitario contro i parassiti esterni, come indicato anche da Esccap (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites), va impiegato per tutto l’anno, non solo nella stagione calda quando pulci e zecche sono più presenti.

L’intervallo tra le applicazioni o somministrazioni dell’antiparassitario varierà, invece, in base al prodotto e ai principi attivi: per non sbagliare, segui le prescrizioni del medico veterinario e leggi il foglietto illustrativo.

E l’antiparassitario contro i vermi intestinali? Nel cane adulto il trattamento antielmintico (la cosiddetta sverminazione) si ripete almeno 4 volte l’anno. In zone endemiche per alcuni endoparassiti, come per l’echinococco che è agente di un’importante zoonosi, se il cane ha accesso

libero a carcasse l’antiparassitario specifico (praziquantel) andrà ripetuto più spesso, ogni 6 settimane. Il medico veterinario saprà darti tutte le indicazioni del caso.

Quanto dura l’effetto dell’antiparassitario?

La durata del periodo di efficacia di un antiparassitario dipende da diversi fattori, tra cui principi attivi e tipo di formulazione. Per questo, affidati al medico veterinario non solo per la scelta dell’antiparassitario più adatto al tuo cane, ma anche per capire ogni quanto ripeterlo.

Leggi sempre anche il foglietto illustrativo dell’antiparassitario, per applicarlo nel modo corretto e non rischiare di ridurre il periodo di efficacia previsto.

Antiparassitari nei cuccioli

Gli antiparassitari (sia topici che per bocca) contro gli ectoparassiti (es., pulci e zecche) solitamente possono essere impiegati nel cucciolo dalle 8 settimane di età. Tuttavia possono esserci differenze tra un principio attivo e l’altro: per non sbagliare affidati sempre al medico veterinario e leggi il foglietto illustrativo. Sarà il miglior modo per assicurare al tuo cucciolo una profilassi antiparassitaria sia sicura che efficace.

Il trattamento antielmintico, invece, per proteggere i cuccioli dai vermi intestinali? Secondo ESCCAP va iniziato a 14 giorni di età, per poi continuarlo ogni 2 settimane, fino a 2 settimane dopo lo svezzamento.

Antiparassitari nel cane anziano

Oltre alle zecche anche le pulci, quando numerose sul cane, possono causare anemia soprattutto in soggetti giovani, anziani o debilitati.

Un cane anziano, di contro, può anche essere debilitato per altre cause ed è possibile che alcuni antiparassitari non siano indicati nei soggetti debilitati. Cosa fare, dunque? Affidati al medico veterinario, che valuterà la profilassi antiparassitaria più adatta al tuo cane anziano.

E come comportarsi rispetto ai vermi intestinali, nel cane anziano? Gli endoparassiti non colpiscono soltanto i cuccioli, come spesso si pensa; tuttavia è improbabile che la presenza di vermi intestinali in cani adulti e anziani dia segni clinici evidenti. Cosa fare? Assicura controlli veterinari regolari al tuo cane anziano, per garantirgli un adeguato livello di salute e di protezione. Anche rispetto ai parassiti, sia esterni che interni.

Senza dimenticare di proteggere il tuo cane anziano anche da flebotomi e zanzare.

Antiparassitari in cagne gravide

Il medico veterinario saprà indicarti la profilassi antiparassitaria più adeguata e senza rischi per la tua cagna gravida. Alcuni principi attivi, infatti, sono più impiegabili di altri durante la gravidanza canina: segui la prescrizione e leggi sempre il foglietto illustrativo.

Alcuni spray a base di fipronil, per esempio, sono impiegabili sul cucciolo già dal secondo giorno di vita e anche in cagne gravide o in allattamento; tuttavia, possono esserci variazioni tra un prodotto e l’altro, quindi sarà il medico veterinario a stabilire la profilassi antiparassitaria più adeguata, sulla base del rischio-beneficio per la tua cagna gravida. Bando al fai-da-te.

Come proteggere il cane dai vermi intestinali?

La sverminazione regolare è la soluzione per prevenire i vermi intestinali. Secondo ESCCAP (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites):

  • Trattamento antielmintico (per i vermi intestinali): si comincia a 14 giorni di età del cucciolo, trattando contestualmente anche la madre; il trattamento antielmintico sul cucciolo si continua ogni 2 settimane, fino a 2 settimane dopo lo svezzamento.
  • Sverminare i cani adulti: quando? Il trattamento antielmintico andrebbe ripetuto almeno 4 volte l’anno, ma con la possibilità di ravvicinare i trattamenti (se in casa sono presenti bambini o persone immunodepresse, per esempio, o in aree ritenute endemiche per alcuni endoparassiti, come nel caso dell’echinococco, che è anche agente zoonotico).

Cosa fare, inoltre, per ridurre il rischio di parassiti intestinali nel cane?

Oltre alla sverminazione, è importante proteggere il cane anche dai parassiti esterni: pulci e pidocchi masticatori possono trasmettere la tenia cucumerina (Dipylidium caninum).

Provvedi anche a una buona igiene ambientale in casa, usando l’aspirapolvere con regolarità.

Sarebbe da evitare al cane la predazione di micromammiferi, l’accesso a visceri e carcasse e la carne cruda o poco cotta nella dieta; parlane con il tuo medico veterinario.

Come proteggere il cane da pulci e zecche?

Prevenire è meglio che curare, si sa. Tanto è vero, che per eliminare un’infestazione da pulci occorrono almeno 3 mesi, lo sapevi? Il rischio di pulci e zecche aumenta nella stagione calda, ma per proteggerlo, assicura al tuo cane la profilassi contro i parassiti esterni per tutto l’anno, insieme a un’accurata igiene ambientale.

Il medico veterinario ti indicherà la profilassi antiparassitaria più adatta al tuo cane, scegliendo un protocollo che lo protegga da pulci e zecche, ma che includa anche l’effetto repellente verso gli insetti volanti tra cui flebotomi e zanzare.

A quale temperatura muoiono le pulci?

È una domanda che ti sarai fatto spesso, da proprietario di un cane. Sia la temperatura ambientale che l’umidità sono fondamentali per lo sviluppo delle pulci (in tutti i loro stadi biologici). Sapevi che all’esterno le pulci non riescono a resistere a 1-3°C, temperature a cui sopravvivono al massimo per 5-10 giorni? Alcune condizioni domestiche, invece, sono ideali per far sviluppare le pulci. Le pulci presenti sul cane sono quelle adulte e corrispondono solo al 5% di tutte quelle presenti nell’ambiente in cui si trova il cane: lo sapevi? Per questo, applica sempre l’antiparassitario al pet e pulisci l’abitazione con regolarità, passando l’aspirapolvere anche nei punti bui e più nascosti, che sono quelli preferiti dalle pulci (es., sotto mobili e tappeti).

Shampoo antiparassitari nel cane: come e quando?

Gli shampoo antiparassitari sono indicati soprattutto per ridurre la quantità di ectoparassiti (es.,

pulci e zecche) presenti su un cane infestato.

In linea teorica, le indicazioni per un buon bagno antiparassitario sono:

  1. Segui sempre le indicazioni del prodotto, che possono variare da shampoo a shampoo;
  2. Indossa guanti monouso mentre lavi il cane;
  3. Usa acqua tiepida (né fredda, né troppo calda);
  4. Usa la dose di shampoo corretta (in base al peso del cane, come da foglietto illustrativo);
  5. Massaggia per bene lo shampoo con le dita;
  6. Aspetta i tempi indicati dal foglietto illustrativo dello shampoo, prima di risciacquare;
  7. Provvedi a un risciacquo accurato dello shampoo antiparassitario.

Tuttavia, possono esserci differenze nelle indicazioni di uno shampoo, rispetto a un altro; per questo, segui le indicazioni del medico veterinario e leggi il foglietto illustrativo.

Antiparassitario: quando applicarlo dopo il bagno?

Quando applicare l’antiparassitario, rispetto al momento del bagno al cane?

Gli antiparassitari che vengono dichiarati resistenti all’acqua, non mostrano ridotta efficacia dopo contatto occasionale con l’acqua stessa. Generalmente, però, si sconsigliano bagni o lavaggi frequenti per evitare perdite di efficacia degli antiparassitari topici. Nel caso di spot-on a base di fipronil e permetrina, per esempio, si consiglia di aspettare 48 ore dopo l’applicazione dell’antiparassitario (es.,), prima di lavare o far nuotare il cane.

Il consiglio generale è quello di distanziare di qualche giorno (almeno 2 giorni) il bagno dall’applicazione di antiparassitari topici, anche per rispetto dell’ambiente acquatico. Saranno giorni utili anche al ripristino del fisiologico film idrolipidico della cute del cane, in modo che possa essere di nuovo utile alla corretta diffusione dell’antiparassitario.

Tuttavia, ci possono essere variazioni tra un antiparassitario e l’altro, perciò leggi sempre il foglietto illustrativo per applicare adeguatamente il prodotto.